Il cammeo (detto anche cameo) è un gioiello antico con un significato simbolico profondo. Viene realizzato attraverso l’incisione di una pietra stratificata, come l’agata, l’onice o la conchiglia, che deve essere selezionata in quanto, le conchiglie a due strati e di due colori, permettono di ottenere incisioni più nitide e in grado di risaltare la figura dallo sfondo). Dopo la selezione della materia prima, l’artigiano inizia la lavorazione segnando ed intagliando, creando la forma desiderata e dopo un accurato lavoro di disegni ed intagli prende forma il vero e proprio cammeo. Essendo frutto di una lavorazione artigianale, ogni pezzo può essere personalizzato e risulta essere unico nel suo genere.
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Il Cammeo nella storia
I primi indizi dell’esistenza del cammeo trovano collocazione in Egitto a partire dal 15.000 a.C. nei petroglifi (incisioni su roccia); questa tecnica con il passare del tempo venne affinata anche da etruschi e fenici i quali incidevano scene quotidiane sulla sardonica (pietra stratificata); un esempio è la “tazza farnese”.
Da questo momento in poi, iniziano a spaziare i soggetti con elementi naturali, angeli, personaggi pubblici e mitologici e volti di donna. Quando gli antichi romani iniziano ad assorbire e a rendere propria la cultura greca, sviluppano ulteriormente (e perfezionano) l’arte del cammeo; è da questo momento che il procedimento diventa più complesso partendo da un abbozzo e continuando man mano con la rifinitura dei dettagli. Successivamente all’epoca romana, vi fu un periodo in cui vennero prodotti pochi cammei, a causa della religione cristiana, la quale scoraggiava la produzione di arte funeraria e la rappresentazione di scene mitologiche.
Durante il Rinascimento, inizia ad esserci un cambio di rotta, da pietra celebrativa e commemorativa, il cammeo diventa un gioiello (ciondolo o montato su spille) indossato da sovrani, re e in generale dalla nobiltà diventando così uno dei gioielli più in voga e diffuso del periodo grazie anche all’interesse ritrovato per tutta l’arte classica. Personaggio storico chiave fu senza alcun dubbio Lorenzo De Medici, il quale creò una vera e propria scuola di produzione di cammei e ne collezionò anche di molto antichi.
Da sempre un gioiello regale, fu molto apprezzato dai sovrani delle maggiori corti europee e man mano sempre più impreziosito, rifinito ed utilizzato non solo su ciondoli e spille ma anche su altri oggetti come, ad esempio, famosa è la “tiara dei Cammei”, ricevuta in dono all’imperatrice Josephine di Svezia, dal marito Napoleone nel 1796 e tramandata da sovrana a sovrana fino ai giorni nostri.
A partire dal ‘700 si iniziarono ad applicare le tecniche di incisione per la creazione di cammei non solo su pietre ma anche su conchiglie; tutt’ora Torre del Greco, ritiene il primato mondiale di quest’arte.
Il Cammeo in gioielleria ai giorni nostri
Al giorno d’oggi il cammeo ha un sapore vintage, alcuni vengono tramandati all’interno delle famiglie di generazione in generazione; sono ora tornati in voga subendo una reinterpretazione in chiave moderna.
È il perfetto accessorio che può essere usato anche tutti i giorni, con una catenina lunga ed un blazer, con un collarino nero per uno stile più romantico o con una collana di perle per uno stile più classico. Nelle versioni più moderne, invece, lo troviamo in versioni XXL ricche di dettagli e molto colorate. Non solo ciondoli e spille, il cameo viene lavorato anche su bracciali, anelli ed orecchini.
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